Oggi, i rifiuti elettronici sono uno dei tipi di rifiuti più pericolosi e in più rapida crescita, i quali rappresentano una sfida globale per i business e l'ambiente. Esistono molti modi in cui la gestione dei rifiuti elettronici aiuta a ridurre l'impatto ambientale e rilanciare l'economia. Il principale è ovviamente l'uso di dispositivi di seconda mano, che a sua volta funziona in modo efficiente grazie a una catena di approvvigionamento inversa (Reverse Supplier Chain) opportunamente organizzata. Scopriamo perché è fondamentale dare una seconda vita ai dispositivi, quali insidie possono incontrare le aziende durante il processo di riutilizzo e riciclaggio e come superarle.
Nuova vita per vecchi dispositivi
Le tendenze dell'elettronica stanno cambiando con la stessa rapidità del fast fashion e del fast food. Ciò sta spingendo sempre più persone a rivolgersi ai mercati dei dispositivi di seconda mano per risparmiare denaro ed aiutare l'ambiente. In particolare, questo comportamento prospera nei paesi in via di sviluppo con prodotti come laptop e smartphone che danno una seconda o terza vita. Tuttavia, alla fine tutti questi gadget o elettrodomestici finiranno in una discarica.
Probabilmente non è un segreto per nessuno che buttare via le vecchie apparecchiature sia semplicemente una cattiva decisione. In molti paesi, questo non è solo inaccettabile, ma anche illegale. Se il dispositivo è in buone condizioni, senza dubbio la cosa più ecologica e redditizia da fare sarà rivenderlo. Ma cosa fare con un dispositivo in irreparabile condizioni? È qui che entra in gioco la logistica inversa.
Il ruolo della logistica inversa nel mercato dei dispositivi di seconda mano
La logistica inversa è una parte importante della gestione della catena di approvvigionamento che viene spesso trascurata. Si occupa del movimento di merci dal consumatore al rivenditore o al produttore per l'ispezione o la rigenerazione per la rivendita o lo smaltimento.
Il dispositivo dopo il completamento del suo servizio ha diversi modi di utilità:
- l'utilizzo delle singole parti del dispositivo (l'interno dei dispositivi obsoleti è spesso visibile sui mercati elettronici);
- l'utilizzo delle singole parti come materia prima;
- il trattamento e smaltimento dei rifiuti tossici.
Sul primo punto è tutto abbastanza chiaro. Gli ultimi due sono un po' più complessi. Questa parte del processo richiede la verifica dei blocchi del dispositivo, i blocchi iCloud, lo stato di proprietà e la rimozione dei dati personali dal dispositivo prima di consegnarlo per il riutilizzo. Quando si tratta del processo di riciclaggio, sorgono problemi di diagnostiche e metodi di cancellazione oppure ripristino delle impostazioni di fabbrica.
Tutti questi problemi vengono risolti da numerosi intermediari che svolgono le proprie funzioni nella catena della logistica inversa. Ora, immagina quanto difficile questa attività sia ma altrettanto lucrativa.
L'importanza ambientale del riutilizzo degli smartphone
La fabbricazione di prodotti elettronici è un'industria molto nociva per l'ambiente. Secondo il rapporto delle Nazioni Unite sui rifiuti elettronici, in un anno nel mondo, vengono prodotte 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici. Questo è l'equivalente del peso di tutti gli aeroplani mai costruiti! E solo il 20% di essi viene riciclato. Gli analisti avvertono che se la stessa dinamica dovesse continuare entro il 2050 questa quantità aumenterebbe fino a 120 milioni di tonnellate all'anno. Pertanto, l'acquisto di dispositivi usati può ridurre significativamente questo impatto ambientale.
Inoltre, gli smartphone appartengono ad una categoria di articoli soggetti a manipolazione e smaltimento in modo speciale. I dispositivi devono essere correttamente diagnosticati e smaltiti secondo gli standard R2 (riciclaggio responsabile). In caso contrario, certi problemi non potrebbero essere evitati.
Sai per esempio, quanti litri di acqua vengono inquinati da una sola batteria smaltita in modo errato? 400 litri! D'altra parte, un telefono è in grado di causare danni in un'area di oltre 20 metri quadrati. Moltiplicando il loro numero secondo questo indicatore, è facile vedere prospettive molto più cupe.
Il processo di minimizzazione dell'impatto tecnogenico sull'ambiente e il passaggio a tecnologie sostenibili non è più una tendenza, ma una realtà inevitabile. Le aziende stanno trovando nuovi modi per utilizzare i prodotti scartati attraverso la rivendita, il riutilizzo, la riparazione e il riciclaggio. I materiali che una volta erano considerati rifiuti ritornano ad essere preziosi.
Vantaggi dell’attività dell'usato per rivenditori e acquirenti
Da tutto quanto sopra, il vantaggio ambientale di dare una seconda vita ai dispositivi è ovvio, ma è anche altamente vantaggioso in termini commerciali. Il mercato dei dispositivi usati fornisce alle persone dispositivi di lavoro del 30-40% più economici che dureranno per altri anni. Questi dispositivi sono protetti da garanzie nel caso in cui il venditore sia affidabile. Economicamente, il business dell'usato è un'ottima soluzione redditizia, poiché il margine di profitto in questo mercato è maggiore rispetto al mercato dei nuovi prodotti. Pertanto, le persone ottengono dispositivi di alta qualità a un costo inferiore, mentre le aziende creano un business redditizio.
Diamo un'occhiata ad un altro esempio specifico; il sistema contrattuale per la vendita di smartphone negli Stati Uniti Negli Stati Uniti, tutti i principali operatori offrono piani rateali per gli smartphone. Supponiamo che tu voglia acquistare un iPhone 13 Pro che costa $ 999, puoi acquistarlo oppure firmare un contratto di 2 anni per ottenere quel telefono per $ 41,62 al mese senza alcuna commissione. Pertanto, ora sei obbligato ad utilizzare i servizi di un determinato operatore di telefonia mobile per i prossimi 2 anni. L'operatore recupererà sicuramente quei soldi dalla bolletta mensile nel tempo designato, ma cosa succede dopo la scadenza del contratto? Per non perdere clienti, l'operatore offre loro di scambiare i loro telefoni con quelli nuovi, se continuano con il contratto. Alla fine vincono tutti. Le persone ottengono nuovi telefoni gratuitamente e gli operatori guadagnano mantenendo i propri clienti.
Anche il riciclaggio degli smartphone è una situazione vantaggiosa per tutti, anche se i consumatori ricevono pochi soldi per aver donato i loro vecchi dispositivi ai programmi di riciclaggio. Eppure tutti i rifiuti elettronici prodotti in un anno, secondo gli esperti, potrebbero generare un profitto di 62,5 miliardi di dollari (più del PIL della maggior parte dei paesi) se adeguatamente riciclati. Una tonnellata di smartphone contiene 100 volte più oro che una tonnellata di minerale d'oro. Quindi trai le tue proprie conclusioni.
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In poche parole, è il mercato dei dispositivi di seconda mano che aiuta molto a dare impulso al business mobile e salvare l'ambiente. Se lavori nel settore dei dispositivi usati, sei ben consapevole di tutti i problemi che sorgono durante il processo di rivendita o riciclaggio. Probabilmente hai investito in costose certificazioni e attrezzature speciali, controversie con i fornitori e affrontato problemi di cancellazione dei dati. Questi e altri problemi possono essere facilmente risolti con la soluzione NSYS All-in-One.
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